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Differenza tra olio Monovarietale e Blend

L’olio extra vergine di oliva è l’esaltatore per antonomasia della cucina mediterranea, capace di far esprime in maniera unica l’aromaticità delle pietanze alle quale viene abbinato. La scelta tra i diversi tipi di olio non è mai semplice, ogni olio è diverso, a seconda della tipologia di oliva, dalle condizioni climatiche del terreno e dalle tecniche di lavorazione.

Oggi non andremo nel tecnico, ma racconteremo la differenza tra un olio monovarietale e un blend.

 

OLIO MONOVARIETALE
Chiamato così per esser ottenuto dalla spremitura di una sola tipologia di oliva. A seconda della varietà, l’olio può assumere una intensità di profumi dal sapore più o meno deciso: fruttato leggero, medio oppure intenso.

Ogni varietà esprime le sue potenzialità in relazione all’ambiente di origine e possiede sentori che ne caratterizzano la tipicità del territorio. Facendo un esempio specifico, la Raggiola coltivata in Abruzzo non potrà mai avere gli stessi sentori di una raggiola coltivata nelle Marche.

L’olio Monovarietale può essere utilizzato “in purezza” oppure mescolato ad altre tipologie di monovarietali, dando così origine alla qualità Blend.

Risveglio – Monovarietale Raggiola

 

OLIO BLEND
Questo è il risultato della miscelazione di oli estratti da diverse varietà di oliva. Il vantaggio del blend rispetto al monovarietale, consiste nella possibilità che può essere “costruito”, cioè personalizzato in base alle proprie esigenze. Mescolando insieme oli monovarietali in percentuali diverse, otteniamo oli blend più o meno fruttati con sentori diversificati.

Un olio blend non è affatto un olio meno pregiato del monovarietale, anzi, spesso può essere portatore di profumi diversi e molto complessi.

Ménage à Trois – Blend Frantoio, Leccino, Moraiolo